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Come ripensare gli spazi abbandonati

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82184e9217b011e3995e22000ab5a7b8_7«Come vengono gestiti nella nostra società gli edifici abbandonati?», si sono chiesti tre giovani italiani riuniti nel progetto Impossible living.

«Il più delle volte semplicemente ignorandoli e costruendo nuovi edifici. Questo approccio è più conveniente nel breve termine, ma sicuramente non nel lungo periodo.»

In Europa ci sono circa 10 milioni di edifici abbandonati. Solo in Italia, secondo l’Assoedilizia, sono più di 2 milioni, ossia quanto tutti gli edifici abitati di Roma, Milano, Torino e Napoli messi insieme.

Andrea Sesta, Daniela Galvani e Roberta Barone, un ingegnere, un architetto e una laureata in discipline economiche e sociali alla Bocconi, si sono accorti di questo potenziale inespresso e hanno messo su una startup basata sul crowdsourcing, che si presenta sotto forma di un portale web e di un’app.

Il progetto è ambizioso, ma non impossibile. L’intento è di costruire, innanzitutto, un database su scala globale degli edifici abbandonati. Dare vita, poi, intorno a questi spazi una comunità in grado di elaborare progetti di recupero, fornendo strumenti e conoscenze agli utenti. Mettere poi in collegamento i professionisti del settore per aiutarli nel processo di progettazione e, infine, trovare i soldi affinché questi progetti diventino realtà.

Tutti quelli che si collegano al servizio possono aggiungere un nuovo edificio abbandonato, uno spazio “(im)possible living” appunto, oppure contribuire alla comunità di altri edifici abbandonati, con proposte, idee e suggerimenti.

Dalla nostra ricerca sul portale, alla voce Potenza non erano presenti spazi abbandonati, così ne abbiamo aggiunto uno: l’ex caserma dei VVFF. L’edificio, risalente al 1920 e situato a ridosso del cuore della città, è stato già preso in considerazione per progetti di recupero, ma, ad oggi, rimane ancora inutilizzato. Se volete farvi avanti con le vostre idee, basta cliccare qui: a volte il passo da “impossible” a “possible” può essere davvero breve.

@essebbi


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